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Zanellato/Bortotto

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Nel 2013, dopo aver completato gli studi all’Università IUAV di Venezia e all’ECAL di Losanna, Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto fondano a Treviso lo studio Zanellato/Bortotto. Nello stesso anno presentano il loro primo progetto al Salone Satellite di Milano: la collezione, dal titolo “Acqua Alta”, rende omaggio alla città di Venezia. Quel momento ha segnato l’inizio di una profonda e costante ricerca sulla relazione tra i luoghi e il trascorrere del tempo, una connessione analizzata attraverso la reinterpretazione di tecniche artigianali tradizionali. 

Gli ambiti di lavoro dello studio includono il design di prodotto, edizioni limitate per gallerie di arte e design, la direzione artistica per aziende del settore, progetti di interior design. Lo studio collabora attivamente con aziende italiane e internazionali di valore. 

I lavori firmati da Zanellato/Bortotto sono stati esposti in numerose gallerie e istituzioni, quali il MAXXI di Roma, il Museo del Design della Triennale di Milano, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, la Somerset House e The Aram Gallery a Londra.

Nel 2015 Giorgia e Daniele sono stati nominati Young Talent of the Year da “Elle Decor Italia”. “AD Italia” nel 2023 li ha inseriti negli AD100, selezione di cento nomi tra architetti, designer e interior decorator che stanno influenzando la scena creativa internazionale. 

Nel 2024, “Elle Decor Italia” li ha nominati Designers of the Year per l’annuale premio Edida, Elle Deco International Design Award, e “Dezeen" li ha candidati tra i sei migliori studi di design in occasione dei Dezeen Awards.

Inoltre, nel 2022 hanno curato la mostra “Tracing Venice” per Homo Faber, sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. Nel 2023 hanno vinto il concorso “Restituire l’incanto a Villa Medici” per il riallestimento delle camere degli ospiti dell’Accademia di Francia a Roma. 

Lo studio si occupa della direzione artistica di Bolzan, Botteganove e Delsavio 1910.

“Ci siamo chiesti come raccontare qualcosa di noi sulle pareti di questa casa. Lo abbiamo fatto ripercorrendo un viaggio fatto di diverse tappe, di storie di luoghi vicini e lontani, così diversi tra loro.”

— Zanellato/Bortotto

Intervista
ai progettisti

Giorgia, Daniele due parole su di voi: chi siete, di cosa vi occupate oggi ma soprattutto di cosa vi occuperete domani?

Siamo due amici che hanno scoperto con il tempo di avere una grande affinità progettuale e creativa, e che da dodici anni danno vita a progetti di design di arredo, superfici e interni. Un’altra cosa che ci lega è avere molte passioni e un forte bisogno di esplorare territori a noi sconosciuti. Per questo stiamo seguendo la direzione creativa di alcune realtà interessanti come Bolzan, Botteganove e Delsavio 1910. La sfida per il domani è mantenere la coerenza che abbiamo perseguito sino ad oggi e continuare a scovare storie interessanti da raccontare e rielaborare attraverso i nostri progetti.


Orizzonti è un manifesto, una poesia e una visione che diventa luogo. Cosa ha scaturito questo concept e come si è sviluppata l’idea partendo dalle opere che avete selezionato pensando ai tanti mondi connessi che attraversate ogni giorno con il vostro lavoro?

Quando Paolo Casati ci hai invitati a ripensare l’interno di Brera Design Apartment ci siamo chiesti come raccontare qualcosa di noi sulle pareti di questa casa. Lo abbiamo fatto ripercorrendo un viaggio fatto di diverse tappe, di storie di luoghi vicini e lontani, così diversi tra loro. Mondi connessi dalla nostra esperienza, dove l’orizzonte diventa di volta in volta un portale di accesso tra un paesaggio rurale italiano ed un deserto africano. Dove attraverso la creatività e l’immaginazione non esiste una vera distanza tra orizzonti sbiaditi dal “caigo” veneziano o dal vapore delle ceneri dell’Etna.


L’orizzonte per orientarsi, che delimita, che connette. L’orizzonte che si rivolge allo sguardo di chi sa guardare oltre, un regola per ogni designer, cosa rappresenta per voi nelle sfide quotidiane dei tanti progetti che affrontate?

L’orizzonte rappresenta la sfida nella vita come nel lavoro a non fermarsi alle riposte certe, a non accontentarsi delle proprie sicurezze. In un certo senso l’orizzonte che ci immaginiamo delimita poco e disorienta, porta a farsi delle domande e a cambiare le regole del gioco. La sfida per noi è giocare costantemente con gli equilibri che regolano il lavoro in coppia, dove idee e visioni diverse stimolano un dibattito continuo.

Dall’immagine alla forma, come si costruiscono degli spazi di un appartamento che sono manifesto di un racconto e di visioni fatte di materie diverse tra loro?

Questa è la grande sfida per noi, che nasciamo come designer di prodotto ma con un interesse particolare per tutto ciò che è ricerca sulla superficie. Orizzonti è l’occasione di applicare questa ricerca agli spazi, dove il racconto deve essere ben calibrato con le giuste dosi di colori, sfumature materia e segni grafici. Obiettivo per noi è mantenere fede però ad una storia, ad una connessione con quei mondi che hanno ispirato il nostro racconto e che si ritroveranno all’interno del nuovo Brera Design Apartment.

Come hanno risposto le aziende che avete coinvolto nel progetto e quali sono stati gli aspetti più sorprendenti nello sviluppo di tutti gli ambienti?



La risposta è stata molto positiva, il progetto ci ha dato la possibilità di misurarci in nuove sfide con aziende con cui già lavoriamo da tempo ma anche con nuovi interessanti interlocutori. Da un lato, Orizzonti ci permette di vedere applicati in uno spazio così importante i risultati di diverse ricerche materiche e cromatiche sviluppate con realtà interessanti come Botteganove, Lunardelli, Fenix, per citarne alcune. Stiamo lavorando poi alla realizzazione di arredi custom, in alcuni casi novità che presenteremo proprio al Salone, e dove gli arredi imbottiti di Bolzan, Saba, Ethimo verranno rivestiti dai tessuti di Fischbacher 1819. Uno degli aspetti più positivi è legato alla sintonia che si è creata tra i tanti e diversi elementi che compongono questo puzzle progettuale: tasselli di esperienze e realtà così diverse, in alcuni casi prodotti da piccole realtà artigianali, in altri frutto di produzioni su larga scala. Di nuovo mai tema fu più appropriato che Mondi Connessi!

Cosa potete anticipare del progetto? Ciascuna delle cinque stanze sarà un mondo connesso all’altro e avrà una sua moodboard di riferimento?

Senza rivelare troppo, possiamo dire che si tratterà di un viaggio accompagnato da racconti, foto d’archivio, opere artistiche, ognuno con una forte connessione con l’ambiente in cui si trova. Anche se ogni spazio dell’appartamento avrà una sua palette cromatica ed un suo repertorio materico ben distinto, tutto è unito e connesso da un filo comune.

Cosa vedremo di nuovo alla Milano Design Week prodotto dallo studio Zanellato Bortotto? 

Sicuramente molti Orizzonti! Al Salone presenteremo il nuovo corso di Botteganove, azienda storica e artigianale di superfici ceramiche di cui seguiamo la direzione creativa da un anno a questa parte, e che rilanceremo a Milano con un’immagine completamente inedita. Prosegue poi il lavoro per Bolzan: per loro lavoreremo ad un nuovo allestimento nello showroom di Via Mercato dove verranno presentate alcune novità molto interessanti, tra cui un prodotto disegnato da uno studio londinese. Anche con Moroso continua una ricerca stimolante sul mondo delle superfici smaltate artigianali, questa volta applicate ad un prodotto nuovo e molto particolare. E poi altre novità, ma non possiamo svelare tutto.

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